Approfondimenti Ascenza - Coltivando il futuro
fusariosi dei cereali - Ascenza Italia

Fusariosi del grano: come contrastarla con i prodotti Ascenza

La Fusariosi del grano è una sfidea antica che cerchiamo di contrastare con soluzioni moderne. I funghi del genere Fusarium sono una minaccia severa per i cereali anche a causa della produzione di micotossine.
La lotta contro il patogeno implica pratiche agronomiche di prevenzione e trattamenti fitosanitari efficaci. Di segreti, ormai, sui funghi del genere Fusarium ve ne sono pochi, ma ciò non rende immuni dal subire in campo severe implicazioni per il grano se la lotta contro questo patogeno non viene incentrata su razionali strategie atte a rispondere alle crescenti sfide lanciate sia dalle normative, sia dagli orientamenti delle filiere. Se le prime focalizzano soprattutto sulla qualità dei raccolti, con precisi limiti di Legge per quanto riguarda le micotossine, le seconde orientano sempre più i produttori verso raccolti di qualità. Ciò anche in termini di resa in fase di trasformazione, come accade per le filiere della pasta e dei prodotti da forno.

Contro le Fusariosi giocano quindi un ruolo cruciale sia la prevenzione, sia la difesa del raccolto con i più opportuni fungicidi, meglio se calati in approcci tecnici innovativi (scopri i prodotti Ascenza per la protezione dei cereali).

ascenza protezione cerali strategie diserbo

Cenni storici e generali sulle Fusariosi

Conosciuta fin dai tempi antichi anche con il nome di “Scabbia del grano”, la Fusariosi è stata documentata debitamente solo nella prima metà del XIX secolo. Oggi è divenuta la principale avversità del frumento, complicando ulteriormente i programmi di difesa resi comunque indispensabili da altre malattie come Ruggini e Septoriosi. Se queste ultime danneggiano foglie e steli, le Fusariosi apportano infatti i propri danni alle spighe, soprattutto tramite le contaminazioni da micotossine che possono provocare. A causare le Fusariosi sono diversi funghi appartenenti al medesimo genere, ovvero Fusarium graminearum, Fusarium culmorum, Fusarium avenaceum e Fusarium poae, ai quali si aggiunge Microdochium nivale, che a differenza degli altri funghi non produce però micotossine. Tali microrganismi provocano importanti danni produttivi che in caso la coltura non venga difesa adeguatamente possono arrivare al 50% in termini di produzione finale di granella.

produzioni cereali - ascenza
In special modo, se l’attacco avviene all’inizio della fioritura del cereale verrà a mancare la corretta formazione delle cariossidi, le quali si presenteranno poi striminzite e di scarsa qualità. Se invece gli attacchi avvengo più tardivamente, durante lo sviluppo e la maturazione della granella, i danni saranno minori in termini produttivi, ma i raccolti potrebbero essere penalizzati fortemente dalla presenza di micotossine.
In tal senso, stando alla normativa europea, le soglie per il deossinivalenolo, prodotto da Fusarium, sono poste a 1.250 μg/kg per la granella di cereali a eccezione del frumento duro che riporta un limite di 1.750 μg/kg. Ciò stando al Reg. UE 2023/915 del 25 aprile 2023 (link a: https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:32023R0915), relativo ai tenori massimi di alcuni contaminanti negli alimenti e che ha abrogato il precedente Reg. CE 1881/2006.

Sintomi delle Fusariosi

Molteplici i sintomi delle Fusariosi della spiga del frumento, variabili a seconda del ceppo di Fusarium coinvolto e delle condizioni ambientali, ma in generale si possono riscontrare in campo i seguenti effetti:

  • Scolorimenti e/o colorazioni anomale delle spighe, le quali possono virare al giallo, al marrone o al rosso
  • Mancato riempimento delle cariossidi e riduzione del loro peso e numero
  • Cariossidi malformate che presentano fenditure e avvizzimenti
  • Muffe superficiali bianche o rosa, causa a loro volta di micotossine

A fronte di tali danni, anche la spendibilità sul mercato delle partite di grano risulta profondamente penalizzata, poiché questi riducono la trasformabilità delle cariossidi in farina e la successiva trasformazione in prodotti alimentari come pasta e prodotti da forno in genere. A patto ovviamente di non aver sforato i limiti di residui per le micotossine. Fatto che se avviene rende del tutto incommercializzabili intere partite di grano.

fioritura dei cereali

Consigli agronomici e tempi di impiego dei fungicidi sulle colture cerealicole

La regola generale prevede un approccio preventivo che implica l’adozione di pratiche di gestione integrata delle malattie, inclusive della scelta di varietà resistenti, della rotazione delle colture (il Fusarium sopravvive nei residui dei cereali) e di corrette pratiche di nutrizione evitando gli eccessi azotati. Circa il terreno, a questo deve essere garantito un drenaggio adeguato, riducendo in tal modo la presenza di umidità e quindi i rischi di infezione.
A tal fine è bene adottare anche una corretta densità di semina, poiché una densità eccessiva delle piante può aumentare localmente l’umidità e quindi favorire la diffusione del patogeno. Anche il controllo delle erbe infestanti aiuta a minimizzare la diffusione delle Fusariosi, poiché le malerbe stesse possono fungere da ospiti intermedi.
Pur adottando tutte le misure di prevenzione sopra riportate, in larga parte dei casi si rende però necessario l’uso di fungicidi appropriati, il cui posizionamento ideale contro le Fusariosi cade durante la fase di inizio fioritura, identificata anche come “T3”. Tale fase cade leggermente a posteriori rispetto alla “T2”, tipicamente a fine levata e ottimale per la difesa della foglia bandiera dalle Septoriosi e dalle Ruggini.

Le soluzioni di Ascenza Italia contro le Fusariosi

Contro le Fusariosi dei cereali possono essere impiegati Melvar e Gat Tessla 25 WG. Entrambi sono fungicidi ad azione fogliare autorizzati su frumento, tenero e duro, come pure su orzo. A queste due colture Melvar aggiunge anche triticale e segale. Formulato come emulsione concentrata, Melvar contiene 250 grammi per litro di protioconazolo e va dosato su cereali alla dose di 800 millilitri per ettaro dall’emissione della foglia bandiera sino a piena fioritura. Può essere applicato due volte per stagione a distanza di 14 giorni e rispettando su cereali un intervallo di sicurezza di 35 giorni. Gat Tessla 25 WG è invece formulato come granulare al 25% di tebuconazolo e va dosato in ragione di un chilo per ettaro, una volta sola per stagione, con il trattamento da posizionarsi in fase di piena fioritura, rispettando in tal modo l’intervallo di sicurezza previsto in 28 giorni.

fungicidi cereali - Ascenza

Ascenza non propone solo fungicidi, ma anche sostanze di base

Oltre all’impiego di fungicidi specifici contro le Fusariosi dei cereali, è possibile anche impiegare una sostanza di base come il chitosano contenuto in Prevatect®, concentrato solubile di Ascenza Italia che contiene 50 grammi per litro di chitosano cloridrato, sostanza ottenuta dalla chitina dell’esoscheletro di crostacei e molluschi.
Autorizzato anche in agricoltura biologica, Prevatect® va impiegato su cereali alla dose di 2-4 litri per ettaro dalla fase di foglia bandiera a inizio fioritura. In quanto sostanza di base, Prevatect® non riporta né uno specifico limite massimo residui, né intervalli di sicurezza.
Fra i punti di forza di Prevatect®, la formulazione particolarmente stabile ed evoluta, come pure la capacità di fungere da elicitore naturale stimolando i meccanismi naturali di difesa delle colture nei confronti dei funghi patogeni.