7 motivi per cui il cavolfiore è il superfood che non può mancare a tavola

Il cavolfiore è una varietà comune di cavolo che appartiene alla famiglia delle Brassicacee (o Crucifere). Ci sono diverse varietà di cavolfiore come quello nero, viola o romanesco. Ha poche calorie (solo 25 ogni 100 grammi) e quindi può consumarlo anche chi segue una dieta ipocalorica. Ma a cosa fa bene questa verdura?

A cosa fa bene il cavolfiore?

Il cavolfiore è una verdura che non dovrebbe mai mancare sulle nostre tavole in quanto ci sono almeno 7 motivi per definirlo un superfood. Infatti, contiene fibre che sono importanti per la salute del nostro intestino e per farlo lavorare al meglio. Il suo consumo, poi, ci aiuta a tenere sotto controllo l’assorbimento di zucchero e colesterolo.

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Come terzo motivo, consumare il cavolfiore può aiutare a prevenire i tumori poiché contiene steroli e sulforafano. Contiene anche Vitamina C che ci aiuta a rafforzare il nostro sistema immunitario che sarà più forte anche contro i malanni di stagione. È importante anche per la sintesi del collagene che fa bene alla nostra pelle, unghie, denti. Contiene anche vitamina B che favorisce il metabolismo, e vitamina K che è coinvolta nei processi di coagulazione.

Poiché ricco di sali minerali e potassio, la salute cardiovascolare viene tutelata proprio grazie alla sua assunzione. Il calcio e il fosforo invece ci aiutano a rafforzare denti e ossa. Infine, il manganese rafforza le difese antiossidanti dell’organismo. Ma soprattutto il cavolfiore ci fa bene, come anticipato, perché consumandolo controlliamo l’assorbimento del colesterolo, un valore a cui dobbiamo sempre fare attenzione.

Come cucinare il cavolfiore

Come visto, il cavolfiore ci fa davvero bene e non dovrebbe mai mancare sulla nostra tavola. È una verdura gustosa e versatile che possiamo cucinare in tantissimi modi ma sarà buonissimo anche cotto in modo leggero così da non snaturare i nutrienti che contiene e poterli assorbire completamente. Oppure si può mangiare anche crudo.

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Però, appunto, il modo per migliore per cucinarlo è leggero, poco elaborato proprio per non distruggere i nutrienti. Quindi, come fare? Innanzitutto dobbiamo scegliere la materia prima migliore. Quando ci rechiamo dal fruttivendolo, scegliamo un cavolfiore chiuso, compatto e senza macchie ma anche senza fiori. Poi, laviamolo sotto l’acqua corrente.

Questo è essenziale soprattutto se dobbiamo consumarlo crudo. Poi coprirlo d’acqua e lasciarlo a mollo per un’ora così che tutte le impurità e lo sporco vadano via. A questo punto possiamo decidere di cuocerlo in vario modo: bollito, al forno, saltato in padella, cotto a vapore o nella pentola a pressione.

Le modalità di cottura del cavolfiore

Possiamo scegliere di cucinare il cavolfiore al forno in modo semplice e veloce. Usiamolo intero oppure solo le cimette. Innanzitutto dobbiamo sbollentarlo. Poi, nella teglia aggiungiamo olio, sale e spezie e cuociamolo a 220° per 50 minuti al massimo (questo dipenderà dalla dimensione). Possiamo anche condirlo con della besciamella, volendo, e dei formaggi che devono fondere.

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Poi lo possiamo fare bollito: lessarlo intero cuocendolo in acqua salata a fiamma medio bassa per 30 minuti. Oppure possiamo tagliare le cimette e cuocerlo sempre in acqua salata a fiamma medio bassa, in questo caso per 15 minuti al massimo. Poi condirlo anche semplicemente con olio e limone. Il cavolfiore, poi, si può cuocere anche in padella.

Tagliare le cimette sottilmente così che si cuociano prima e in modo omogeneo. Aggiungere in cottura olio, aglio, sale, peperoncino e mezzo bicchiere di acqua. La cottura va fatta per 15 minuti a fiamma moderata. Ma ci sono anche le cotture nella pentola a pressione oppure a vapore. Anche in questo caso sono molto leggere, e il cavolfiore sarà buonissimo anche condito solo leggermente.

Conclusione

Non c’è un motivo solo per mangiare il cavolfiore ma ce ne sono almeno 7. Ecco perché non dovremmo mai farci mancare questa verdura che è perfetta anche come contorno di piatti proteici come carne o pesce. Il cavolfiore esiste in diverse varianti davvero gustose e tutte facilissime da cucinare. Infatti, meno lo cuociamo e meglio sarà.

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Dobbiamo ricordarci di non far “distruggere” i nutrienti che contiene quindi minerali, vitamine e altre sostanze benefiche per noi. Inoltre, anche il condimento non dovrebbe essere troppo pesante o invasivo, tanto il cavolfiore è già buonissimo così, anche al naturale. Al massimo per dare un po’ di sapidità si può aggiungere del sale.

Oppure delle spezie, che fanno sempre bene perché aiutano a rendere qualsiasi piatto più facile da digerire. In ogni caso, ricordiamoci sempre di alternare il cavolfiore ad altre verdure, preferibilmente di stagione, proprio perché per stare bene è importante la varietà e non mangiare sempre la stessa cosa, per quanto possa essere buonissima.

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